"Abbiamo vissuto una situazione surreale di assedio - ha ricordato Adriano Giannola, presidente SVIMEZ, intervenendo a Scilla al seminario SudeFuturi (R)innoviamo il Mezzogiorno, organizzato al Castello Ruffo dalla Fondazione Magna Grecia - e credo che sia rimasto in tutti noi il senso che qualcosa sia cambiato e se pensiamo di riprendere come prima della pandemia sarebbe un fallimento. La ripartenza della quale stiamo parlando oggi serve a cambiare la rotta e questo cambiare la rotta dovrebbe essere oggetto di discussione nel Paese e del dibattito tra Nord e Sud. Come SVIMEZ da 10 anni diciamo che c’è un divario molto forte tra Nord e Sud. Dobbiamo cambiare la rotta partendo dal Mezzogiorno altrimenti anche il Nord avrà pesantissime ripercussioni. Il Sud dovrebbe essere la locomotiva ma a livello nazionale sta passando il messaggio di non fermare il vento del Nord: facciamo correre Milano anche se Napoli va più piano, tanto poi si aggregherà. Ma questo è un errore suicida. Spero che un Governo illuminato come può essere quello attuale inneschi un processo per riattivare il territorio dove vivono 20 milioni di persone. In questo momento l’Italia è un Paese al massimo rischio e se questo rischio si concretizza l’Europa si sgretola”.
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